La delibera va annullata se assunta nell’interesse solo di alcuni condomini

Un delibera presa solo nell’interesse di quei pochi condomini, che solitamente in assemblea rappresentano un numero elevato di millesimi, può essere annullata se assunta in eccesso di potere.

Finalmente una buona notizia che mette fine alla “dittatura” condominiale di quei proprietari che si mettono insieme al fine di perseguire un vantaggio personale in contrasto con l’interesse collettivo del condominio.

Questo è quello che rimarca il Tribunale di Lecco con la sentenza n.701/2014. Pur non essendoci alcuna norma che consente l’annullamento di una delibera condominiale in assenza di un vizio formale, il giudice di merito – basandosi sulla giurisprudenza di legittimità che configura l’eccesso di potere ogni qual volta l’interesse collettivo viene leso unitamente all’interesse del singolo – ha annullato la delibera che imponeva al condominio un amministratore che in precedenza era stato condannato dal Tribunale per cattiva gestione.

In particolare, la delibera impugnata era stata assunta a maggioranza di solo pochi condomini che avevano nominato nuovamente un amministratore, che era già stato giudicato inadeguato, perché aveva ingenerato diversi contenzioni giudiziari, esponendo il condominio a continui esborsi legali.

Dopo una parentesi a conduzione giudiziale, il vecchio amministratore, proprietario di casa nel condominio si ricandida e, grazie alla complicità di alcuni condomini amici che rappresentano la maggioranza in termini di millesimi, viene rieletto.

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